Il progetto LIFE+ Fagus volge al termine

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Il progetto LIFE+ FAGUS si avvia alla sua conclusione.  L'11 e 12 luglio si è tenuto l'evento si chiusura durante la quale sono stati presentati al pubblico i risultati raggiunti dal progetto.

Nella giornata dell'11 luglio presso il Dipartimento di Biologia Ambientale di Sapienza Università di Roma,  si è svolta una conferenza alla quale hanno preso parte 70 persone tra studenti, cittadini, ricercatori, personale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Carabinieri Forestali ed altre figure interessate alla conservazione della biodiversità nelle aree Natura 2000.

Successivamente ai saluti della direttrice del dipartimento e dei presidenti dei due parchi beneficiari del progetto, la prima parte della mattinata è stata dedicata ad un excursus sulle azioni svolte da FAGUS e soprattutto sui risultati raggiunti. Nello specifico sono stati presentati i risultati per ciò che riguarda le piante vascolari e i coleotteri saproxilici. Per quanto riguarda le piante si è visto come la composizione sia più diversificata all’interno dei singoli boschi in relazione alla creazione di radure portata avanti nel corso del progetto. Risultati molto rilevanti sono quelli relativi ai coleotteri saproxilici con due specie incluse nell'allegato II della Direttiva Habitat, Rosalia alpina e Morimus asper, rilevate nelle aree di progetto solo dopo le azioni concrete di conservazione. Questo risultato deriva dall’aumento delle quantità di legno morto riscontrato nelle aree di progetto. Per quel che riguarda il monitoraggio della componente arborea, si è notato anche un incremento delle specie target (tasso, agrifoglio e abete bianco).

Durante la seconda parte della giornata, sul tavolo dei relatori si sono susseguiti esperti del che hanno approfondito alcune tematiche riguardanti la conservazione e il monitoraggio della biodiversità negli habitat forestali. Infine, sono stati presentati alcuni dei progetti finanziati dal programma LIFE che, come FAGUS, si occupano di pratiche di gestione sostenibile in habitat principalmente forestali.

 

Nello specifico si è parlato del progetto MIPP, che ha lo scopo principale di sviluppare e testare metodi di monitoraggio standardizzati per la valutazione dello stato di conservazione di specie di insetti inserite negli allegati della Direttiva Habitat, del progetto CARABUS, che mira a ridurre la minaccia di estinzione della specie Carabus olymipiae, del progetto RESILFOR, finalizzato  alla diffusione dell'abete bianco, ed infine del progetto GRANATHA, dedicato al miglioramento dello stato di conservazione delle popolazioni di alcune specie di uccelli negli habitat di brughiera.

Durante il convegno si sono distribuiti, oltre al Layman report, anche il Manuale di Buone Pratiche prodotto nel corso del progetto ed il dvd del documentario, che è stato proiettato come piacevole intermezzo tra le comunicazioni tecnico-scientifiche nel corso del pomeriggio.

Nella giornata successiva, si è svolta un'escursione presso il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. I partecipanti, accompagnati dallo staff del progetto, hanno raggiunto l'area di Prati di Tivo per osservare dal vivo gli interventi concreti. Nel corso dell’escursione si è discusso della generale applicabilità degli interventi sia nel territorio dei Parchi Nazionali coinvolti che in altre aree Natura 2000, anche alla luce dello status di priorità che hanno gli habitat su cui si è intervenuti

Il progetto si è quindi quasi formalmente concluso ma ci aspettiamo che le azioni portate avanti abbiano posto i presupposti perché alcune di esse possano essere almeno in parte replicate in altre faggete appenniniche.