Cilento - SIC Monti Alburni (IT8050033)

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Estensione: 23621,62 ha

Altri vincoli di protezione: Il SIC si sovrappone a una ZPS chiamata  “Monti Alburni” (IT8050055).

Mappa

Caratteri abiotici

Il massiccio calcareo dei Monti Alburni ha una forma grossolanamente rettangolare con direzione NW-SE , le pendenze sono molto elevate sul versante Nord-Est, le quote variano tra i 200 e i 1742 metri sul livello del mare del Monte Alburno.

In termini climatici I Monti Alburni sono inclusi per la gran parte nella Regione temperata, mentre un clima di tipo Mediterraneo è riscontrabile solo alla base del massiccio. Secondo la classificazione di Rivas-Martínez i termotipi nel massiccio dei Monti Alburni vanno da mesomediterraneo a supratemperato, e gli ombrotipi da subumido a iperumido.

I margini del massiccio degli Alburni derivano da faglie a movimento principalmente verticale. Il massiccio è prevalentemente composto da calcari di origine Giurassico-Cretacica. Lungo il perimetro del massiccio e sull’altopiano più elevato sono presenti affioramenti di epoca terziaria composti di rocce arenaceo-pelitiche. Nell’altopiano inoltre sono osservabili evidenti processi carsici. 

 

Vegetazione

Le foreste a dominanza di faggio sono la categoria di copertura del suolo più diffusa. Si tratta di faggete termofile tipiche dell’Italia meridionale (Anemono apenninae-Fagetum sylvaticae) relativamente ricche in specie anche in relazione  alla presenza di specie rare ed endemiche dell’Italia meridionale, come ad esempio Acer lobelii. Il faggio è spesso accompagnato, oltre che da Acer lobelii, da Quercus cerris, Alnus cordata, Acer obtusatum, Taxus baccata e Ilex aquifolium.

Le faggete presenti alle quote più elevate sono parzialmente differenti (vengono riferite all’associazione Ranunculo brutii-Fagetum sylvaticae) con una minor frequenza di specie arboree diverse dal faggio ed una minore abbondanza di arbusti.

Altre tipologie forestali comuni nell’area sono dominate da Quercus cerris forests, Ostrya carpinifolia e Castanea sativa.

Sono diffuse praterie aride dominate da Bromus erectus su substrati calcarei o mesofile a dominanza di Brachypodium rupestre o Cynosurus cristatus prevalentemente su suoli argillosi.

 

Fauna

La varietà di habitat che caratterizza i Monti Alburni si riflette nella grande quantità di specie animali che li abitano che comprendono ad esempio anche specie legate agli ambienti di grotta, particolarmente diffusi nell’ambito del massiccio, quali numerose specie di pipistrelli. Sono diffusi nell’area anche mammiferi carnivori quali il lupo (Canis lupus) e il gatto selvatico (Felis silvestris). L’ornitofauna è molto ricca e caratterizzata da specie migratorie, uccelli predatori, e uccelli nidificanti sia in ambienti aperti (Caprimulgus europaeus, Lullula arborea) che in aree forestali (Ficedula albicollis, Dryocopus martius).

Tra gli anfibi è rilevante la presenza dell’Ululone appenninico (Bombina pachypus), della Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) e del Tritone crestato Italiano (Triturus carnifex). Infine tra i rettili menzioniamo la Luscengola (Chalcides chalcides), il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) e il ramarro occidentale (Lacerta bilineata). Sono presenti all’interno del SIC anche invertebrati più o meno rari, quali Coenagrion mercuriale, Melanargia arge, Cerambyx cerdo, e Vertigo moulinsiana.