Gran Sasso - SIC Gran Sasso (IT7110202)
Estensione: 33995 ha
Altri vincoli di protezione: Il SIC si sovrappone a una ZPS chiamata “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga” (IT7110128).
Caratteri abiotici
Il clima del SIC "Gran Sasso" (IT7110202) può essere riferito alla regione temperata . L'area si trova tra 807-2912 m a.s.l.
Le temperature medie annue variano tra i 12°C alle quote più basse e -1°C sulla vetta del Corno Grande . Il mese più caldo ha una temperatura media di 20-21°C (a bassa quota) e 1-2°C in quota . Il mese più freddo ha una temperatura media tra -6°C e -8°C a quote più elevate . E’ importante segnalare che i pendii esposti a NE registrano una quantità di pioggia doppia rispetto ai pendii esposti a SW .
Il massiccio del Gran Sasso può essere diviso in due aree principali con diverso orientamento e morfologia: la prima ha una morfologia aspra e si estende dalla Valle del Vomano alla Valle del Tavo; l'altro settore ha carattere collinare ed orientamento nord-sud. L' allineamento nel settore settentrionale comprende le vette più alte: Corno Grande (2912 m), Corno Piccolo (2655 m), il Monte Aquila (2494 m) , Monte Brancastello (2385 m), il Monte Prena (2561 m), Monte Camicia (2564 m) .
Nelle conche intermontane, come ad esempio nel vasto altopiano di Campo Imperatore, sono presenti depositi continentali prodotti da agenti meteorici. Tuttavia, la composizione litologica della zona SIC è prevalentemente calcarea e dolomitica, con queste rocce sedimentarie che possono avere uno spessore di oltre 4000 m. Le glaciazioni del Quaternario hanno modellato la morfologia della montagna e hanno lasciato tracce visibili nelle valli (ad esempio il profilo "U") e nei circhi glaciali. Fenomeni carsici si verificano nelle zone di Campo Imperatore e Campo Pericoli.
Vegetazione
La parte occidentale del territorio è prevalentemente caratterizzata dalla presenza di praterie primarie e secondarie che consistono principalmente di praterie a Festuca sp.pl., Bromus erectus o Nardus stricta e, alle quote più elevate, a dominanza di Sesleria sp.pl. o di Elyna myosuroides. La vegetazione alpina è caratterizzata da entità microterme (Artemisia umbelliformis subsp . eriantha), relitti glaciali (Silene acaulis subsp . bryoides, Linaria alpina) e da specie endemiche come Adonis distorta e Androsace mathildae.
Alle quote più basse, nelle valli e nelle gole, si rinvengono boschi misti di Acer pseudoplatanus, Ulmus glabra, Tilia platyphyllos e Fraxinus excelsior. Piccoli nuclei di Betula pendula, un relitto glaciale, completano la varietà vegetazionale di questa fascia altitudinale.
Cinque diversi tipi di boschi di faggio sono stati individuati nella zona del Gran Sasso. Tre di questi sono termofili e si trovano a quote più basse. Tra questi le foreste riferite all'associazione Anemono apenninae-Fagetum sylvaticae si trovano nella zona sud-orientale del Gran Sasso su suoli bruni ben sviluppati e sono caratterizzati dalla presenza di Ilex aquifolium, Taxus baccata, Acer pseudoplatanus, Sorbus torminalis , Fraxinus ornus, Quercus cerris, Euonymus europaeus, Daphne laureola, Ruscus aculeatus, Laburnum anagyroides. Nelle zone settentrionali foreste simili sono riferite all'associazione Lathyro veneti-Fagetum sylvaticae.
Nella zona settentrionale del SIC, su substrato flyschoide, è stato identificato un altro tipo di foresta di faggio sub- acidofila (Potentillo micranthae-Fagetum sylvaticae).
Alle quote più elevate le faggete sono più simili a quelli dell'Europa centrale (associazioni: Cardamino kitaibelii-Fagetum sylvaticae su substrati calcarei e Actaeo spicatae-Fagetum sylvaticae su substrati flyschoidi sul lato settentrionale del Gran Sasso ) .
Fauna
Diverse specie di vertebrati ed invertebrati inclusi nella Direttiva Habitat sono stati rinvenuti nei SIC e nelle aree circostanti. Tra le specie di uccelli si possono citare il Picchio rosso mediano (Dendrocopos medius) e la Balia dal collare (Ficedula albicollis) come specie forestali che sono anche favorite dalla presenza di alberi senescenti. Tra i mammiferi, è importante menzionare la presenza del Lupo (Canis lupus) e del Camoscio (Rupicapra ornata). Tra le specie di anfibi e rettili citiamo il tritone crestato italiano ( Triturus carnifex ) e Elaphe quatuorlineata. Gli invertebrati sono ben rappresentati con diverse specie legate a habitat forestali (ad esempio Cerambyx cerdo e Rosalia alpina).