Monitoraggio dei coleotteri saproxilici: più diversità rende più duro il lavoro!

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Questa estate ha avuto luogo il monitoraggio per valutare la biodiversità prima degli interventi . L’ azione A1 che comprende tale valutazione è ora nella fase di identificazione delle specie, di inserimento ed organizzazione dei dati.
Tra i gruppi tassonomici campionati (piante vascolari, licheni, uccelli, licheni saproxilici e funghi), quello che richiede il massimo sforzo per l'identificazione è rappresentato dai coleotteri saproxilici.
Sappiamo tutti che gli insetti sono gli animali più diversi e abbondanti che condividono il nostro mondo, e possiamo immaginare quanto numerose siano le specie di insetti in habitat prioritari come quelli che sono al centro del progetto FAGUS.Entomologist (Francesco Parisi) setting a window trap. (Photo: S. Antonucci).

Infatti nelle 33 aree di monitoraggio sono stati raccolti più di 1000 esemplari di insetti, attraverso window-traps ed eclettori.

Il trappolamento eseguito con trappole ad intercettazione ed  eclettori risulta strettamente necessario per il monitoraggio della biodiversità forestale ad insetti. Tali metodi di campionamento inoltre hanno un impatto ambientale relativamente basso o nullo in quanto permettono la raccolta di organismi che casualmente, durante i loro spostamenti biologici, finiscono in sistemi di cattura non attivati con alcun composto chimico volatile e che quindi risultano essere assolutamente non selettivi per l'entomofauna in questione.

Tali tecniche quindi consentono una raccolta altamente diversificata in termini specifici ma con un numero di individui per specie relativamente basso.

Le window-traps, o trappole ad intercettazione, costituiscono la tecnica ad oggi più frequentemente utilizzata per la cattura di coleotteri saproxilici che si spostano volando. Queste trappole sono costituite da barriere verticali trasparenti e quindi invisibili per l'insetto. Quando colpiscono la barriera, i coleotteri cadono in un contenitore di raccolta contenente liquidi conservanti.

Entomologist (Francesco Parisi) setting eclectors (Photo: S. Antonucci).

 

Gli eclettori invece catturano i coleotteri che lasciano il legno in decomposizione per mezzo di una barriera fisica. Tra i vantaggi nell'utilizzo di tale tecnica sicuramente è da evidenziare la straordinaria selettività nei confronti di organismi prettamente saproxilici e la possibilità di non arrecare alcun tipo di danno nei confronti sia del legno morto che dei microhabitat presenti in bosco. 

La grande maggioranza (circa il 95%) degli esemplari catturati appartiene all'ordine dei coleotteri. Tutti i coleotteri dovrebbero essere identificati al fine di scoprire quali sono quelli specificamente legati al legno morto, anche perché non esistono dati sulla ecologia di tutte le specie forestali. I campioni raccolti vengono smistati dapprima in famiglie e generi. Per dare un nome specifico a molti dei coleotteri raccolti sul campo questi devono essere adeguatamente preparati in modo che i loro tratti caratteristici siano visibili, e in molti casi dovrà essere coinvolto uno o più esperti per ciascuna famiglia o genere. (Foto: Serena Antonucci; Entomologo a lavoro: Francesco Parisi).

Entomologist (Francesco Parisi) sorting the collected insects. (Photo: S. Antonucci).Entomologist (Francesco Parisi) pinning the collected insects. (Photo: S. Antonucci).